Lautaro Martinez, attaccante argentino dell’Inter, si è raccontato durante la trasmissione “Careers“. Le sue parole.
Inter, l’attaccante argentino Lautaro Martinez si racconta alla trasmissione Careers, queste le parole del “Toro” parlando dell’infanzia: “Ho tanti bei ricordi di quando giocavo da piccolo, ero un bambino che voleva imparare tanto e diventare un calciatore professionista. Ruolo? Ero già attaccante. Un po’ prima ero difensore ma subito mi sono messo in attacco, prima sull’esterno perché ero più veloce. Mio padre voleva che facessi la punta.”
L’esordio con foto con Diego Milito: “La foto con Milito racconta tutto. Ho giocato con uno che ha fatto la storia e posso dire che ora è un mio amico. Mi chiama sempre, ci sentiamo spesso e mi ha sempre aiutato quando avevo bisogno. Ho imparato tanto da lui. Esordire entrando al suo posto vuol dire tanto perché so cosa voleva dire Milito per il calcio. Lui è uscito dal campo prendendo tutti gli applausi e ho sempre sognato di ricevere gli stessi anche io.”
Si racconta Lautaro Martinez
L’attaccante dell’Inter parla da dove nasce la sua esultanza: “Il gesto nasce con un compagno di squadra. Ho iniziato a farlo e ho continuato. Il soprannome mi piace, me lo hanno dato da piccolo ed è rimasto fino a ora. Con il Tucu ho fatto anche l’esultanza del mate.”
Conclude sull’Argentina campione: “E’ stata un’emozione unica. La nazionale Argentina non vinceva da 28 anni una coppa ed era un sogno anche di Messi così come era il nostro. Il periodo era difficile per tutto il mondo e noi volevamo dare una gioia alle persone argentine, per dimenticare un po’ il periodo della pandemia.”